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Bard
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“...Alla prima luna dell’anno, durante il mese di Gennaio quando il vino scalda il sangue e accende i sensi, Bard si recò insieme allo gnomo nella zona dell’Orsa chiamata Capricorno e lì incontrò il Gufo e lo conobbe imparando come lui a lasciar vagare libero lo spirito nel cielo. Il Carpino nero gli parlò del suo povero legno capace di riscaldare le case degli uomini e di diventar carbone e Bard imparò che nulla val così poco da non valer qualcosa...”
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Orsa Maggiore
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GUFO
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Nome volgare: Gufo comune Nome scientifico: Asio otus Famiglia: Strigidi Ordine: Strigiformi Classe: Uccelli
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DESCRIZIONE SCIENTIFICA
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È un rapace notturno che raggiunge i 36 cm. Il piumaggio sul dorso è bruno-ocra screziato, maculato di grigio-bruno mentre le parti inferiori sono color ruggine striate di scuro. Ha lunghi ciuffi auricolari (penne che non hanno nulla a che fare con le orecchie) e dischi facciali ocra, mentre gli occhi sono giallo acceso e il becco nero
Habitat: vive in zone aperte, prati, pascoli e coltivi. Evita boschi fitti, preferendo formazioni arboree rade. Nidifica tra le conifere o in boschetti di zone agricole Diffusione: vive in tutta Europa, escluse le zone settentrionali e il Portogallo dove sverna.
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DESCRIZIONE SIMBOLICA
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Nella mitologia greca rappresenta Atropo, la Parca che taglia il filo del destino. Poiché evita la luce diurna, è simbolo di Malinconia, Tristezza e Oscurità. Plinio il Vecchio, erudito greco (23-79 d. C.), ricorda che, come animale notturno, è considerato uccello funebre e, visto di giorno, è di cattivo auspicio.
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SCARABEO
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Nome volgare: Carabo violaceo Nome scientifico: Carabus violaceus Famiglia: Carabidi Ordine: Coleotteri Classe: Insetti
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DESCRIZIONE SCIENTIFICA
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È un insetto predatore notturno dalle potenti mandibole e buon corridore con zampe lunghe. Il Carabo violaceo è lungo circa 3 cm. e presenta un colore violaceo metallizzato sulle elitre (ali indurite che ricoprono le ali membranose). Durante il giorno si nasconde sotto tronchi o pietre
Habitat: vivono nei boschi, sotto le pietre e si trovano a diverse quote, dalla montagna, alle spiagge Diffusione: i Carabidi sono un famiglia numerosa che comprende 40.000 specie. In Italia ve ne sono circa 12.000.
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DESCRIZIONE SIMBOLICA
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Nella mitologia egizia è simbolo ciclico del Sole e della risurrezione, del Dio che diviene, del Sole che rinasce da se stesso. Veniva portato anche come un amuleto perché l’insetto celava in sé il principio dell’eterno ritorno.
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SALICE
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Nome comune: Salice bianco Nome scientifico: Salix alba Aspetto: Albero a foglia caduca
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DESCRIZIONE SCIENTIFICA
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Altezza: 20 m. Particolarità: Predilige i luoghi umidi e cresce vicino ai fiumi. Chiamato per questo nell'antichità l'"albero con i piedi nell'acqua", era usato per le sue proprietà antireumatiche e febbrifughe. Ha una gemma argentea pelosa
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DESCRIZIONE SIMBOLICA
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È considerato un albero simbolo della legge divina e dell’Immortalità. Inoltre, poiché non dà frutti, è anche simbolo di Castità e di Sterilità. Per i Celti era l’albero sacro alla Luna perché prediligeva l’acqua e, nell’alfabeto celtico, rappresentava il quinto mese dell’anno, come il numero cinque era sacro alla Grande Madre. I sacrifici umani dei Druidi venivano offerti al plenilunio in ceste di vimini e le loro selci funerarie avevano la forma di una foglia di salice.
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CARPINO NERO
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Nome comune: Carpino nero Nome scientifico: Ostrya carpinifolia Aspetto: Albero a foglia caduca
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DESCRIZIONE SCIENTIFICA
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Altezza: da 15 a 20 m. Diametro chioma: fino a 6 m. Particolarità: Tronco diritto e chioma raccolta, un po’ ovale, corteccia marrone-rossastro scuro.
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DESCRIZIONE SIMBOLICA
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Il nome Ostrya deriva dal greco e significa “ostrica”, per la forma a valva delle brattee che racchiudono i semi. Il carpino nero ha lo stesso tipo di impollinazione anemofila del carpino bianco ed è anch’esso un albero sacro sia a Marte che a Mercurio. Ha un legno così pesante (il doppio di quello del salice e del pioppo) che gli inglesi lo chiamano albero di ferro “ironwood”.
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