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“...Alla ottava luna dell’anno, durante il mese di Agosto quando la spigolatrice nei campi riempie le ceste, Bard si recò nella zona dell’Orsa chiamata Casa del Leone e lì incontrò il Falco e lo conobbe imparando ad alzarsi nel cielo per inquadrar la preda e tenendo saldo il cuore avventarsi su di essa, a rischio della vita, senza pensare a nulla come se ogni volta potesse essere l’ultima. Il Carpino bianco gli fece vedere come si faceva a tenere presso di sé le foglie morte quando l’inverno ormai incombeva. Ed egli imparò a tenere presso di se i suoi errori e i suoi rammarichi senza consentir loro di schiantargli il cuore...”
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GHEPPIO
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Nome comune: Gheppio Specie: Falco tinnunculus Famiglia: Falconidi Ordine: Accipitriformes Classe: Uccelli
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DESCRIZIONE SCIENTIFICA
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Il gheppio è un piccolo rapace diurno, lungo circa 35 cm. Il piumaggio è marroncino macchiettato nella femmina. Il maschio, più piccolo, ha invece il capo grigio-azzurrognolo, come la coda, lunga e stretta, bordata di nero. Il gheppio caccia librandosi in cielo quasi immobile e gettandosi all'improvviso sulla preda
Habitat: Vive in quasi tutti gli ambienti aperti, dalle pianure coltivate, alle lande in quota. Nidifica in macchie d’alberi, in cenge rocciose e su edifici cittadini Diffusione: è il più comune falco presente in Europa, tranne che in Islanda. In Italia è ovunque piuttosto diffuso
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DESCRIZIONE SIMBOLICA
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Il falco (gheppio) è uno dei grandi uccelli solari dei quali si diceva potessero volare fino al sole e fissarlo senza battere ciglio. Come lo sparviero, è il simbolo del Principio Celeste, di Superiorità e di Vittoria dello Spirito Libero che, librandosi in volo, punta alla ricerca del massimo ideale intellettuale e morale.
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CARPINO BIANCO
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Nome comune: Carpino bianco Nome scientifico: Carpinus betulus Aspetto: Albero a foglie caduche
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DESCRIZIONE SCIENTIFICA
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Altezza: 24 m. - Diametro chioma: non particolarmente espansa, tra i 4 e i 6 m. - Particolarità: ha una corteccia liscia color grigio cenere e le foglie in autunno assumono un colore giallo intenso. Ha una impollinazione anemofila. Tollera la potatuta e impedisce la crescita di altre specie mediante l’emissione radicale di sostanze inibenti. Mantiene il suo fogliame rinsecchito nel periodo invernale.
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DESCRIZIONE SIMBOLICA
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Il carpino bianco è una pianta colonizzatrice dei territori postglaciali, spogli di alberi. Era usato come albero di recinzione, confine tra il mondo civilizzato e quello selvaggio. La tradizione racconta che le streghe si sedevano sotto la sua ombra e dai suoi rami si potevano trarre bacchette magiche.
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Il Roccolo è stato uno degli elementi che hanno fortemente caratterizzato il paesaggio lombardo e veniva realizzato in zone che coincidevano con le rotte migratorie degli uccelli, in particolare dei Passeriformi. Anticamente il Roccolo era un sito destinato alla cattura degli uccelli, mediante l’uso di reti nascoste all’interno di un’architettura vegetale di Carpinus betulus, carpino bianco, opportunamente potati. Oggi alcuni di questi roccoli restaurati sono stati trasformati in laboratori di ricerca sulle migrazioni e per la tutela dell’ambiente, come il Roccolo di Arosio, (Co), fondato nel 1939, in Osservatorio Ornitologico, “Il Nibbio”, diventato poi, nel 1988, Fondazione Europea Antonio Bana.
Quello che qui si ripropone è solo l’apparato decorativo e scenico del solo manufatto vegetale in doppio filare di Carpinus betulus. Esso è disposto a quinconce a una distanza di impianto tra un albero e l’altro di m. 3,50. in questa rienterpretazione, c’è un ingresso con il ciliegio selvatico che accoglie il visitatore e lo accompagna all’interno del percorso. L’ingresso con le sue due bacheche a casetta è lo spazio destinato alla presentazione dei futuri lavori e studi di ragazzi o di adulti sul bosco. Le specie messe a dimora all’intorno del roccolo sono di alcune specie con bacche di Sorbus aucuparia, sorbo, il Sambucus nigra, sambuco, il Craetegus monogyna, biancospino, il Prunus avium, ciliegio selvatico, l’Ilex aquifolium, agrifoglio.
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