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IL MITO, LA LEGGENDA, LA FAVOLA NELLA VALORIZZAZIONE STORICO |
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CULTURALE DI UN TERRITORIO PER IL BENESSERE |
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Prof. Emilio Minelli, Esperto in Culture Tradizionali e Divulgazione scientifica e culturale |
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Nel caso in questione, però, la terra non è la mera terra ma la terra su cui insiste un albero, in particolare un bosco che qui assumeremo come la semplice sommatoria dei valori connessi all'albero. I significati collegati all'albero possono essere classificati in maniera molto semplice secondo lo schema sotto riportato: 1. complesso pietra-albero-altare, che fonna un microcosmo rituale negli strati più antichi dellavita religiosa (Australia; Cina-Indocina; India; Fenicia-Egeo); 2. l'albero immagine del Cosmo (India; Mesopotamia; Scandinavia) 3. l'albero-teofania cosmica (Mesopotamia; India; Egeo) 4. l'albero simbolo della Vita, della fecondità inesauribile, della assoluta realtà (Cina-Indocina; India; Fenicia-Egeo; Mesopotamia;) 5. l'albero come fonte di immortalità (Mesopotamia; Egitto; Fenicia-Egeo); 6. l'albero centro del mondo e sostegno dell'universo (Altaici e Scandinavi); 7. l'albero come centro di relazioni mistiche fta alberi e uomini presente in tutte le culture 8. l'albero simbolo della resurrezione della vegetazione e della rigenerazione dell'anno e del tempo anch'esso rintracciabile in quasi tutte le culture. Il simbolo dell'albero, come tutti i simboli, non viene letto e percepito secondo le strutture analitiche che abbiamo usato per la classificazione dei differenti significati racchiusi nel concetto di albero e, come significante, investe l'utente con l'universo dei suoi significati. Per questo motivo ognuno nel bosco troverà ciò che è più vivo dentro sé. Tuttavia è indubbio che si è voluto privilegiare alcuni aspetti particolari connessi a questo simbolo ed in particolare i punti 2,3,6.In particolare per quanto riguarda l'albero cosmico ricordiamo come esso sia ben documentato nella tradizione indiana:"Questo albero Asvattha eterno, le cui radici vanno in alto e i rami in basso, è il puro, il Brahman, ciò che chiamano la non morte. Tutti i mondi riposano in lui!"[Katha-Upanisad (VI, l)] L'albero dunque rappresenta la Creazione come movimento discendente e quindi tagliare l'albero alla radice significa togliere l'uomo dal Cosmo, isolarlo dagli oggetti dei sensi e dai ftutti delle sue azioni. Lo stesso tema ricorre nella tradizione islamica dell' Albero della Felicità ma non dobbiamo stupirci di ritrovarlo in Dante che rappresenta le sfere celesti nel loro complesso come la corona di un albero le cui radici sono volte in alto: «... in questa quinta soglia Dell'albero che vive della cima, E ftutta sempre, e mai non perde foglia». [Dante Alighieri, Paradiso, XVIII, 28 seg.] Ricordiamo, per inciso che la quinta soglia è la sfera rovesciata del pianeta Giove e anticipiamo come questa relazione Cielorrerra sia poi alla base di operazioni di proiezione dei pianeti e delle costellazioni sul territorio che sono documentabili dalle più antiche civiltà Su mere ed Egiziane, risalendo sino ai Celti e risalendo a tempi noi vicini sino al Medioevo. Tuttavia non va dimenticato come l'albero in quanto simbolo di rigenerazione cresce, perde le foglie, le recupera, va incontro ad una morte apparente e quindi si rigenera (muore e risuscita) innumerevoli volte introduca sul territorio un'altra dimensione fondamentale che è quella del tempo, il tempo che ogni anno si rinnova e finisce come attestato in moltissime tradizioni indoeuropee. La primavera rappresenta in queste tradizioni una risurrezione della vita universale e quindi della vita umana. Come tradizione non ancora dimenticata in tutta la zona Europea ricordiamo la tradizione del Maggio in cui con rituali diversi un legno vecchio è bruciato e sostituito da uno nuovo. |
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